LA TEORIA DELLE IDEE

Platone riconosce, i limiti dell’esperienza sensibile che non consente una conoscenza sicura e affidabile, la necessità per la scienza di trovare criteri di verità oggettivi e universali e l’insufficienza delle cause materiali nella spiegazione dei fenomeni dell’universo, pertanto intraprende la “seconda navigazione” con la quale arriva ad ammettere che esistono le idee, ovvero entità mutabili, intelligibili, incorporee e perfette che costituiscono i criteri di verità dei giudizi, la causa e la ragion d’essere delle cose e sono poste nel mondo iperuranio (secondo Platone l'Iperuranio è quella zona al di là del cielo dove risiedono le idee. Dunque l'iperuranio è quel mondo oltre la volta celeste che è sempre esistito in cui ci sono le idee immutabili e perfette, raggiungibile solo dall'intelletto) al cui vertice c’è l’idea del Bene.

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